Sostenibilità ed Economia Circolare nel mondo vitivinicolo: il caso Azienda vinicola cantine Riondo S.p.A.

Settore scelto: Economia circolare

Descrizione tesi

L’argomento trattato nel mio elaborato è legato alla sostenibilità ed economia circolare in particolar modo del mondo vitivinicolo. Anche le aziende del vino, per far fronte agli obiettivi posti in essere dall’Agenda 2030, per mantenere alta la competitività sui mercati, per gestire i cambiamenti climatici e gli impatti negativi sull’ambiente devono diventare sostenibili. Anche l’Organizzazione Mondiale della Vigna e del Vino promuove ciò. La vitivinicoltura sostenibile cerca l’equilibrio tra fattibilità economica, equità sociale e buono stato ambientale e applica tutto questo alla catena di produzione e trasformazione, partendo dall’uva e dal succo d’uva per arrivare al vino e altri prodotti della vite. Le aziende devono adottare strategie che minimizzino l’impatto sull’ambiente e sulla società tenendo conto degli interessi collettivi, superando quei modelli incentrati sui profitti. Il consumatore deve premiare questo impegno acquistando vini prodotti da queste aziende anche pagando un premio di prezzo. La “Cantine Riondo” situata nel territorio di Monteforte d’Alpone ha fatto della sostenibilità e dell’economia circolare il suo cavallo di battaglia. È un’azienda alimentare che deve rispettare particolari normative HACCP, SQNPI e standard volontari come la certificazione Equalitas. Per dimostrare di aver raggiunto gli standard di sicurezza e qualità l’azienda ottiene certificati ben specifici rilasciati da organismi internazionali preposti (Certificato IFS Cantine Riondo; Certificato BRC Riondo; Equalitas, Vino sostenibile; Codice Etico; Certificazione BIOLOGICA). L’azienda produce una linea di vini biologici evitando l’uso di concimazioni chimiche e di antiparassitari sistemici, senza l’impiego di OGM. Per la fertilizzazione dei terreni dedicati a coltivazione biologica impiega concimi organici e per la difesa dai parassiti agisce preventivamente rinforzando le piante con concimazioni equilibrate e impiegando trattamenti antiparassitari di origine naturale (rame, zolfo, estratti di piante, ecc.) oppure adotta la lotta biologica con l’uso di organismi viventi antagonisti dei parassiti. La vinificazione segue protocolli precisi stabiliti. Le uve e i vini ottenuti sono certificati secondo il Regolamento CE 834/2007, inoltre pubblica i dati in modo da rendere trasparente i risultati ottenuti. La certificazione Equalitas, specifica per le filiere vitivinicole, ha permesso all’azienda di prendere in considerazione i 17 obbiettivi dell’Agenda 2030, di coprire i pilastri della Sostenibilità (l’aspetto sociale, ambientale ed economico) che riguardano l’intera filiera del vino e di tutti coloro che partecipano a tale progetto (agricoltori, viticoltori, trasformatori, imbottigliatori fino ai consorzi di tutela). Per quanto riguarda l’aspetto ambientale adotta il riciclo dei rifiuti (che ad oggi raggiunge l’80%), l’utilizzo di energie rinnovabili attraverso un impianto fotovoltaico ed energie verdi, l’applicazione di tecnologie innovative e l’adozione di principi di economia circolare; a difesa dell’ambiente ha ridotto sensibilmente l’uso della chimica in agricoltura tanto da ottenere la certificazione SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata) e Biologico. In ambito sociale l’azienda mette in atto politiche per i propri dipendenti (attraverso dei moduli infatti i dipendenti possono esprimere le loro problematiche anche personali al fine di essere meglio supportati dall’azienda, qualora fosse possibile); inoltre interviene attivamente durante gli eventi locali contribuendo economicamente e dando la possibilità di utilizzare i loro spazi come parcheggi, fornendo il loro pulmino per i diversamente abili o le persone con difficoltà a deambulare. L’attuazione dell’economia circolare ha permesso a “Cantine Riondo” un incremento economico del 17% nell’anno 2021 nonostante questo periodo storico fosse poco rassicurante e le materie prime difficili da reperire. Il fatto di utilizzare prodotti riciclati come il vetro (a seconda della tipologia di bottiglia in particolar modo quelle verdi si può raggiungere addirittura il 70/80% del vetro riciclato); cartoni in buona parte certificati FSC (Forest Stewardship Council); di acquistare le etichette con supporto in PET o carta siliconata che vengono recuperati e riciclati nell’ambito del progetto Rafcycle di UPM; di usare tappi in sughero che compensano CO2 e di promuovere il loro recupero per farli convertire in oggetti di design o pannelli fonoassorbenti, porta ad evidenti vantaggi economici ed ambientali con una decisa riduzione degli sprechi, e un minor impatto sull’ambiente. L’utilizzo del formato “bag in box” come contenitore per il vino è meno impattante sull’ambiente ed è migliore per un consumo di vini di qualità.

Progetto di Spazian Martina