Settore scelto: Economia circolare
Descrizione tesi:
La tesi si pone come obiettivo quello di introdurre pratiche di economia circolare nel settore tessile, ancora caratterizzato da un modello economico lineare, il quale comporta conseguenze negative a livello ambientale, economico e sociale. In particolare, questo genera un eccessivo consumo di risorse vergini ed enormi impatti, in termini di emissioni, rifiuti e sprechi. La crescente pressione sui costi determina inoltre, dei rischi per l’industria legati alla discontinuità degli approvvigionamenti dovuta a shock dei prezzi delle materie prime nella catena di fornitura e alla riduzione dello stock di risorse vergini. Si stima inoltre, continuando ad operare in questo modo, un calo dei margini di guadagno per le aziende dell’industria già entro il 2030. La dimensione degli impatti negativi del settore renderà sempre più rilevanti i rischi di reputazione per i marchi e porterà a tendenze normative che potrebbero incidere sui profitti delle aziende. L’obiettivo dell’elaborato è quindi quello di determinare gli elementi di un modello di business circolare per le aziende tessili e proporre degli strumenti e delle best practices per la sua concreta implementazione. Innanzitutto si cerca di fare chiarezza sui principi e i fondamenti di questo modello economico tramite un’indagine sulle scuole di pensiero all’origine del modello e delle definizioni fornite dalla letteratura scientifica. Si delinea poi il contesto normativo a livello europeo ed italiano, evidenziando le azioni legislative poste in essere per favorire la transizione e gli strumenti e le agevolazioni a disposizione delle aziende. Si introduce, in seguito, tramite un’analisi dello stato dell’arte, il settore tessile e la sua importanza nella nostra economia. Sono poi proposti e analizzati, tramite una revisione della letteratura, alcuni strumenti per implementare il modello circolare nell’industria tessile e ne viene valutata la rilevanza. Questi comprendono: l’analisi della filiera per introdurre circolarità nella catena del valore, il Life Cycle Assessment per valutare l’efficacia delle pratiche circolari, il modello produttivo della Lean Manufacturing per ottimizzare, efficientare i processi e ridurre gli sprechi sulla base di una prospettiva orientata alla domanda, viene poi proposto un modello di business circolare per il settore tessile che utilizza il Business Model Canvas riadattato da Bocken et al. (2018). È inoltre presa in considerazione l’importanza del network fra agenti e della simbiosi industriale per favorire l’implementazione della circolarità, questa assume rilevanza specialmente nei distretti e fra le PMI aggregate dal punto di vista geografico, che caratterizzano in prevalenza il contesto industriale veneto. Sono poi proposti e presi in esame alcuni strumenti per la misurazione della circolarità. Infine, sulla base della trattazione precedente e di una revisione della letteratura viene presentata una SWOT analysis per evidenziare i punti di forza, di debolezza, le opportunità e le minacce per l’implementazione di un Circular Business Model nel settore. Sono poi analizzati quattro casi studio di aziende che operano nella produzione tessile e che si sono distinte nell’adozione di modelli circolari: H&M Group, Aquafil S.p.A, Manteco S.p.A. e RadiciGroup. L’obiettivo è quello di determinare, tramite le informazioni contenute nei bilanci di sostenibilità e nei siti, le pratiche di economia circolare realizzate dalle imprese e gli strumenti adottati. In conclusione si discutono i risultati ottenuti, razionalizzandoli tramite la creazione di quattro Circular Business Model Canvas per descrivere come le aziende prese in esame creano valore tramite l’adozione di pratiche circolari. Gli elementi ottenuti da tali modelli sono poi confrontati tra loro per ogni componente, con l’intento di porre evidenza sulle pratiche, i modelli e gli strumenti comuni e più rilevanti. Si confrontano, poi, questi elementi con il modello teorico e la trattazione precedente con l’obiettivo di individuare le affinità fra la letteratura e le pratiche realizzate dalle imprese ed evidenziare quelle più rilevanti. Infine, vengono messe in risalto le analogie fra il modello SWOT proposto e i punti di forza, di debolezza, le opportunità e le minacce che sono emersi per le imprese analizzate.