Settore scelto: Economia circolare
Descrizione tesi
Il presente lavoro ha come oggetto lo studio dell’innovazione degli imballaggi sostenibili (o green packaging), analizzato dapprima in ambito generale e poi applicata al contesto aziendale. È stato analizzato il caso dell’azienda Crocco e si è potuto vedere come quest’ultima è andata a toccare quello che è, ad oggi, uno dei temi più dibattuti: la sostenibilità. Il packaging sostenibile è un imballaggio sviluppato e realizzato in modo tale da ridurre l’impatto ambientale e l’impronta ecologica, senza perdere di vista le sue mission principale. Con l’economia lineare si estraggono materie prime che vengono trasformate in un prodotto, il quale viene gettato via dopo l’uso. Tale approccio non è sostenibile nel lungo periodo. L’economia circolare è un concetto che mira all’allungamento della vita utile dei prodotti e a un riciclo che re-immetta in produzione le materie prime seconde, ricavate da scarti e rifiuti del primo ciclo produttivo. Fibra di legno vergine, il cartone ondulato, carta, cartoncino e cartone, imballaggi organici, materiali a basso impatto ambientale come il tessuto non tessuto a base di cotone rigenerato, polietilene ad alta densità (HDPE), bioplastiche, PHA (o poliidrossilcanoato), Polimeri bio-ingegnerizzati, la cellulosa Il processo produttivo del packaging sostenibile deve ridurre l’impatto ambientale e l’impronta ecologica, migliorando: Life Cycle Inventory (LCI) e Life Cycle Assessment (LCA), standard internazionale. Plastica Seconda Vita (PSV), il quale è uno schema di certificazione ambientale di prodotto per materiali e prodotti derivati da rifiuti plastici riciclati. Nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, la sostenibilità economica rappresenta uno dei tre pilastri fondamentali dello sviluppo sostenibile, unito alla sostenibilità ambientale e sociale L’idea sostenibile: Dopo gli imballaggi carbon neutral e quelli in plastica realizzati con il 60% di materiali riciclati, Crocco è stato il primo produttore di film in polietilene in Italia a ricevere la certificazione di prodotto ISO 14067 per il suo modello di calcolo dell’impronta di carbonio. Da molti anni l’azienda è all’avanguardia nel campo degli imballaggi sostenibili ed è già riuscita a calcolare e testare in modo indipendente l’impatto sul clima di alcuni dei vari prodotti. A questo proposito l’azienda ha sviluppato “Greenside”, che è un nuovo modello di progettazione di imballaggi flessibili sostenibili per tutti i prodotti, e al suo interno troviamo 4 mission: utilizzare un processo di misurazione dell’impronta di carbonio nel ciclo di vita e di riprogettazione, utilizzare film più sottili, materiali riciclati e biobased, e un’impronta di carbonio attraverso crediti di compensazione delle emissioni, ottenendo così una confezione a zero emissioni. L’azienda è in grado di misurare l’impatto dei suoi film sul cambiamento climatico, utilizzando un metodo di calcolo “Life Cycle Assessment”. Questo obiettivo viene raggiunto attraverso la compensazione e la neutralizzazione della quantità di CO2 generata dai film prodotti, e riguarda tutta la filiera di produzione; una volta che questa è stata ridotta grazie a miglioramenti produttivi. Una volta identificate e certificate le emissioni, è possibile passare all’ecodesign collaborativo, per riprogettare l’imballaggio con il minor impatto ambientale possibile in un processo di miglioramento continuo. La compensazione avviene sostenendo finanziariamente l’intervento in progetti sostenibili, come la riforestazione e la produzione di energia pulita, che possono compensare le emissioni di anidride carbonica prodotte dal film. Il polietilene biobased è un materiale i cui componenti principali sono ottenuti da risorse vegetali rinnovabili (biomassa). Pertanto, è riciclabile al 100%, le fonti di energia rinnovabile di origine vegetale sono serbatoi naturali di CO2. L’introduzione del polietilene riciclato nei film, consentirà di eliminare i rifiuti dalle discariche, di riutilizzare e quindi di ridurre l’uso di materie prime vergini, chiudendo il cerchio tra materiali usati e materie prime e creando una vera economia circolare. I prodotti più innovativi e sostenibili all’interno dell’azienda sono: Leaf, è il primo film alimentare prodotto nella filiera nazionale italiana ad essere biodegradabile, compostabile, e realizzata con risorse parzialmente rinnovabili; e che possa essere gettato come rifiuto nell’umido. L’azienda vicentina Crocco ha sviluppato il primo “imballaggio stretch-hood” in Italia realizzato con il 30% di materiale riciclato post-consumo ma con le stesse prestazioni di uno realizzato con plastica vergine al 100%. Siccome il materiale viene riciclato dopo il consumo e non a livello industriale, rappresenta al meglio uno dei passaggi chiave dell’economia circolare. Crocco sta inoltre sviluppando una versione con il 50% di materiale riciclato. Operation Clean Sweep (OCS) per proteggere l’acqua e gli animali dall’inquinamento da microplastiche.