Settore scelto: Economia circolare
Descrizione tesi
Il punto focale di questa tesi di laurea è costituito dall’economia circolare e i relativi vantaggi. Si concentra sulla filiera agroalimentare e il tema dell’accountability all’interno delle organizzazioni, il tutto relazionato al caso studio Ricibo, una rete genovese che si occupa di raccogliere e redistribuire le eccedenze alimentari e di sensibilizzare circa il tema degli sprechi con l’ottica di ottenere una città a spreco zero. Ricibo è un network in continua evoluzione che mostra come l’adozione di un sistema circolare può generare vantaggi su più fronti: alle associazioni che hanno eccedenze da donare, ai donatori che oltre agli sgravi fiscali acquisiscono una miglior reputazione agli occhi dei consumatori, alla comunità locale che vede una riduzione degli sprechi ed un aiuto alle persone in condizioni di povertà. Questo progetto consente quindi di avere un risvolto positivo dal punto di vista economico, sociale ed ambientale. Da questo studio è emerso come la forza della rete sia data dal fatto di essere un sistema ibrido che mette in relazione diversi soggetti sul territorio e che ha la capacità di gestire gli stakeholder in ottica di responsabilità e trasparenza e di coordinare i molteplici interessi mediante i sistemi di accountability. La rete, tramite dei semplici strumenti, riesce ad amministrare i soggetti implicati nell’attività. I gruppi WhatsApp, i moduli di Google e l’app Bringthefood consentono rispettivamente di: organizzare e suddividere il lavoro di recupero e redistribuzione delle eccedenze donate e interagire creando un legame informale; effettuare le richieste di eccedenze attraverso una modalità più analitica ed organizzata; mettere in contatto donatori ed associazioni e fornire tutta la documentazione necessaria per donare alleggerendo il carico burocratico del donatore. Ricibo vorrebbe però implementare tutte queste operazioni su un solo strumento: l’applicazione Bringthefood. Questi mezzi sono fondamentali anche ai fini della mappatura delle realtà coinvolte nella rete e del calcolo degli impatti su cui Ricibo sta lavorando. Per quanto concerne la comunicazione di obiettivi e performance e l’interazione si utilizzano molteplici strumenti quali un sistema di newsletter, la pagina Facebook ed il profilo Instagram, il sito web. A questi mezzi più informali si aggiunge anche il report integrato di valutazione d’impatto redatto e pubblicato che consente di comunicare tutte le caratteristiche, i goal, i progetti in corso d’opera e quelli futuri integrando gli aspetti finanziari con quelli sociali ed ambientali. Fondamentali sono anche la formazione interna che vede un continuo coinvolgimento ed una costante condivisione da parte delle stesse associazioni, ed il sistema di progetti di educazione e sensibilizzazione attivati nelle scuole per responsabilizzare e rendere consapevoli i cittadini del domani. Tuttavia sono emerse alcune barriere che la rete deve superare per poter ampliare la propria attività, come la reticenza da parte di associazioni che, anche per motivi culturali, sono restie a collaborare con Ricibo o collaborano perché interessate al reperimento di eccedenze, ma non all’azione di sensibilizzazione e educazione sulle tematiche. Anche la mancanza di un luogo deputato in cui poter discutere sul tema cibo crea disagio, infatti dalle interviste effettuate è sorta l’intenzione di sollecitare la creazione di un “Ministero del cibo” così da non dover più suddividere i dialoghi in base all’area di interesse, ma poterne parlare in un unico tavolo. Alcune critiche e difficoltà sono legate pure alla legge Gadda ed ai relativi sgravi fiscali. A questo si aggiunge la necessità di avere persone il cui lavoro sia interamente dedicato all’attività della rete e che non lo facciano solamente in ottica di volontariato. Emerge inoltre la necessità di superare la barriera all’implementazione di tecnologie, poiché la rete è caratterizzata principalmente da persone con un’età avanzata che spesso non conoscono o utilizzano poco gli strumenti tecnologici e ciò rende ancora più complicato il lavoro di mappatura in quanto la raccolta dei dati non sempre è completa ed ottimale; quindi, si rende opportuna un’attività di educazione e formazione. Ricibo si propone di manutenere ed ampliare la rete, di superare queste criticità attraverso un lavoro organizzato e nuovi progetti. Ha così iniziato collaborazioni con Confindustria Giovani per premiare le aziende che si impegnano in queste tematiche e con Fridays For Future per attuare una sensibilizzazione combinata dei temi spreco alimentare e cambiamento climatico che solitamente sono presentati in maniera totalmente scollegata e sconnessa. Mira ad ottenere un impegno maggiore in termini di investimenti e far percepire il valore della rete così che siano i finanziatori stessi ad avvertire il bisogno di investire in questo progetto come nel caso di Fondazione Carige, Fondazione San Paolo e di altri enti.